Mag 24, 2021 | NEWS

Il dr .Luigi Filippo von Mehlem D.G. di Magneticpark s.r.l. dopo l’accoglimento di revoca del precedente decreto 02.1986 ha chiesto con un’interpellanza urgente al Ministero delle Infrastrutture, di chiedere un intervento del Governo per far fronte ai rincari dei prezzi delle materie prime attraverso l’introduzione di un meccanismo di compensazione per i lavori del 2021. Per far fronte al problema del rincaro delle materie prime, che sta creando diverse criticità nel settore edilizio, si richiede di introdurre un meccanismo di compensazione urgente e straordinario per i lavori realizzati nel 2021 e segg.

Il settore delle costruzioni risente ancora oggi della crisi iniziata nel 2007. I primi segnali di ripresa hanno subito il contraccolpo della pandemia e da qualche mese a questa parte si è aggiunto il problema del forte rincaro dei prezzi delle materie prime – in particolare materie plastiche, calcestruzzo, bitumi e metalli – e della loro scarsa disponibilità.

Una situazione che, in mancanza di interventi tempestivi, rischia di impedire la partenza di diversi cantieri, proprio ora che la misura del Superbonus 110% sta mostrando i suoi effetti, riducendo ulteriormente i margini delle imprese di appalti pubblici e privati.

Facendo seguito a una richiesta dell’Ance, che già vide nel 1991 a Rimini accogliere con l’On. Giulio Andreotti l’interpellanza del dr.von Mehlem al Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili di emanare misure ad hoc per l’obbligo di introdurre i parametri della Legge 122/89, si chiede l’emanazione di un apposito decreto che permetta di verificare su base trimestrale, le variazioni percentuali intervenute nel corso del 2021 rispetto ai prezzi medi del 2020 e di “introdurre un meccanismo di compensazione urgente e straordinario per i lavori eseguiti nel corso del 2021, attraverso il quale riconoscere alle imprese gli incrementi eccezionali intervenuti, da applicarsi, anche in deroga alle disposizioni vigenti, a tutti i lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della norma”. Se ne parla dallo scorso ottobre ma ora la situazione è peggiorata: negli ultimi mesi la scarsa disponibilità di alcune materie prime – fondamentali per molte aziende edili – e l’oscillazione dei prezzi, che in alcuni casi sono persino raddoppiati, sta causando disagi e rischia di mettere in ginocchio un settore già gravato dalla pandemia e da anni di crisi. Scarseggiano alcune materie prime fondamentali in edilizia, parliamo in particolare di acciaio, metalli non ferrosi, plastica, polimeri e altri materiali chimici e i loro prezzi da mesi oscillano con aumenti spropositati, senza che si riescano a fare previsioni per il futuro. Una situazione esacerbata dalla pandemia, ma l’allarme del comparto non può essere inascoltato.